STAMPE D'ARTE DA COLLEZIONARE
Vogliamo celebrare la Primavera e la Migrazione delle balene inserendo nella scatola di acquisto dei clienti che acquisteranno capi nel mese di Giugno un'opera numerata e firmata da un'artista contemporanea che amiamo molto Giulia Gentilcore.
Sarà un'opera preziosa per la cameretta dei vostri piccoli artisti!
In primavera le balene dell'emisfero boreale attraversano le acque delle isole Azzorre (Portogallo) durante l'annuale migrazione verso i freddi mari del nord.
Abbiamo scelto Giulia Gentilcore per il suo talento, la semplicità del tratto e, nello stesso tempo, per la forza delle sue immagini.
Affascinata dai grandi cetacei per la loro capacità di volteggiare in acqua e, nonostante il loro peso, di sembrare leggerissimi, Giulia ha realizzato quest’ opera per Bianca&Noè che ferma su carta il ricordo di un sogno realmente fatto.
"Chiudo gli occhi.
Immagino l’incontro con una balena.
Non è una balena come le altre, si chiama 52 hertz e, a causa dell’alta frequenza del suo canto, non riesce a comunicare con i suoi simili.
Mi domando se lei riesca a sentire me.
Cado in acqua.
Non so da che altezza, forse da chilometri.
Fino a quando dovrò stare in apnea?
Non sembra preoccuparmi.
Guardo il confine fra l’acqua e l’aria allontanarsi fino a scomparire.
La mia schiena tocca la sua, ne percepisco la grandezza.
Sento la sua voce, riesco a sentirla.
Mi volto senza paura."
Volo nell’acqua insieme lei, danziamo all’unisono sul suo canto.
GIULIA GENTILCORE:
Nata nel 1993, è laureata in Grafica d’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. E’ attualmente impegnata nell’avvio del laboratorio di grafica e stampa d’arte “La tana dei lupi gentili”.
La sua ricerca artistica si muove soprattutto in questo campo utilizzando con libertà le tecniche incisorie tradizionali e quelle sperimentali, convinta che possano convivere felicemente. La sua indagine figurativa è legata alla narrazione dell’immagine intesa come allegoria e metafora, dove ogni dettaglio nasconde e rivela allo stesso tempo. Le narrazioni e i dialoghi che intrattiene con sé stessa e con lo spettatore sono sospese tra poli opposti: urgenza e ariosità, dramma e ironia.
La sua visione intima e onirica appartiene ad un immaginario personale che tenta silenziosamente di farsi strada nello sguardo di chi osserva i suoi lavori.